Una voce, un contrabbasso, due artisti anomali ed originali, da anni impegnati nella ricerca di una musica che travalichi i confini di genere. Una manciata di canzoni originali e cover, dai Massive Attack a Nick Drake, ci racconteranno lo strano millennio appena passato.

MARIA LAURA BACCARINI, cantante, attrice e improvvisatrice, da anni di base a Parigi dove è voce dell’Orchestre National du Jazz.
FEDERICO MARCHESANO, contrabbassista e compositore torinese, ha suonato con Louis Sclavis, Gianluidi Trovesi, Fabrizio Bosso, Mau Mau.

A voice, a double bass, two anomalous and original artists, engaged for years in the search for music that goes beyond gender boundaries. A handful of original songs and covers, from Massive Attack to Nick Drake, will tell us about the strange millennium just passed.

MARIA LAURA BACCARINI, singer, actress and improviser, for years based in Paris where she is the voice of the Orchester National du Jazz.
FEDERICO MARCHESANO, bassist and composer from Turin, played with Louis Sclavis, Gianluidi Trovesi, Fabrizio Bosso, Mau Mau.

Maria Laura Baccarini comincia la sua carriera nel teatro musicale, interpretando, nel corso degli anni, i ruoli più importanti del repertorio dei grandi classici americani : Sally Bowles in “Cabaret”, Cassie in “A Chorus Line”, Anita in “West Side Story”, poi ancora protagonista femminile di spettacoli come “Gigi”, “Stanno Suonando la nostra canzone” (regia di Gigi Proietti), “Promises Promises” e infine il ruolo di Roxie Hart in “Chicago”.

Il suo percorso cambia nel 2004, in Francia, grazie al suo incontro con il violinista compositore Régis Huby nel progetto “Nuit Americaine” (un omaggio alla musica americana del ventesimo secolo) accanto alla star francese Lambert Wilson.

La collaborazione con Régis Huby darà luogo ai suoi primi due progetti discografici :

“All Around” (composizioni musicali Régis Huby- libretto Yann Apperry) e “Furrow” (a Cole Porter Tribute) sempre con direzione musicale e arrangiamenti di Régis Huby (Abalone Productions).

Lo scrittore francese, Yann Apperry, é l’altro grande complice del nuovo percorso artistico di Maria Laura che con lui collabora in varie sperimentazioni, musicali e letterarie, come “Terra Vagans” (musica di Claude Barthélemy), “La foire aux chansons” (musica di Régis Huby), “Calvinologie” (musica di Massimo Nunzi),queste ultime registrate per France Culture (Radio France).

Maria Laura fa anche parte del progetto: “Poète… vos papier!” canzoni tratte dalla famosa raccolta di poesie di Léo Ferré, con arrangiamenti e composizioni originali di Yves Rousseau.

In Italia continua parallelamente il suo cammino che la vede nel ruolo di Feste il Buffone ne  “La dodicesima notte” con la regia di Armando Pugliese. Si produce in numerosi concerti a fianco di Riccardo Biseo, “Somewhere” e “Concerto per un poeta” di cui Biseo è anche autore insieme a Giorgio Calabrese. La commedia “Il letto ovale” di Ray Cooney la vede accanto a Maurizio Micheli in un classico della farsa britannica. E ancora spettacoli-recitals come “I have a Dream” (i grandi discorsi della storia) e “Ascolta il canto del Vento” (il destino degli Indiani d’America). La creazione italiana più recente è la lettura scenica della “Maria Stuarda” di Dacia Maraini a fianco di Crescenza Guarnieri.

Una nuova avventura in Francia, “Whaiting for the Night to Smile”, è frutto del suo amore per Stephen Sondheim. Due pianoforti, quelli di Stéphan Oliva e Bruno Angelini, e due voci, Maria Laura Baccarini e Stephy Haïk.

“Gaber, io e le cose” la vede in duo con Régis Huby al violino . Lo straordinario repertorio di Gaber-Luporini, rivissuto con grande originalità e intensità che gli ha permesso di superare la soglia di ogni barriera linguistica dalla Francia al nord Europa .

Il cd di “Gaber, io e le cose” é uscito a dicembre 2015, sempre sotto l’egida di Abalone Productions.

Maria Laura è voce recitante e cantante nel progetto dedicato alla città di Oslo dell’Orchestra Nazionale di Jazz francese diretta da Olivier Benoit. Composizioni di Olivier Benoit e testi dello scrittore-poeta norvegese Hans Petter Blad.