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DOMENICO CALIRI

Camera Lirica

Piero Bittolo Bon: sax alto, clarinetto alto, flauto
Guido Bombardieri: sax alto, clarinetto, flauto
Christian Thoma: oboe, corno inglese
Mirco Rubegni: tromba, corno francese
Francesco Bigoni: sax tenore, clarinetto
Beppe Scardino: sax baritono, clarinetto basso
Glauco Benedetti: basso tuba
Pasquale Mirra: vibrafono, xilofono
Fabio Costantini: chitarra elettrica
Alfonso Santimone: pianoforte, korg ms-10
Francesco Guerri: violoncello
Federico Marchesano: basso elettrico, contrabbasso
Federico Scettri: batteria
Domenico Caliri: direzione, composizioni

 

Dopo i passati fasti del doppio quintetto Specchio Ensemble, ai quali – per naturale compensazione – ha fatto seguito un periodo di progetti per piccoli organici, si è ripresentata l’idea e l’opportunità (grazie ad una commissione del Festival Internazionale Angelica) di scrivere per un organico con tanti e diversi strumenti. Il periodo che stiamo vivendo non incoraggia certamente l’allestimento di gruppi orchestrali … pazienza: la musica è sempre più forte di qualsiasi realtà circostante.

Camera Lirica è un contenitore di polifonie vecchie e nuove, una concertazione di strumenti e timbri diversi; tredici colori dentro un unico quadro.
Un luogo intimo ed autobiografico che raccoglie ricordi passati e pensieri futuri. In una prima fase ho scelto di riadattare partiture degli anni ’90 da me composte per organici simili, oltre ad una lunga composizione scritta appositamente per l’ensemble.
Dopo una lunga pausa il progetto si è risvegliato con nuove pagine musicali e con una eccitante registrazione effettuata a Dicembre 2012.
Il cd è di prossima pubblicazione.
Camera Lirica annovera tredici validissimi musicisti a mio avviso tra i più interessanti delle ultime generazioni di improvvisatori, sebbene la percentuale di musica scritta sia ben al di sopra del classico clichè di un gruppo di matrice jazzistica: lo rivela proprio il nome del gruppo, oltre a giocare con quello del suo ideatore. Il materiale sonoro è costituito da differenti approcci compositivi, ma avvolto da un unico suono strumentale, e dallo stile interpretativo dei musicisti, che rappresenta la composizione più importante per questa musica.