“Federico, i really loved playing with you and very much enjoyed your unique, visionary solo bass CD”
Ra Kalam Bob Moses
Federico Marchesano e Fabio Giachino dedicano dunque questo insieme di composizioni all’acqua. Il titolo però non è vuotamente esotico. Piuttosto sottolinea i due aspetti che ho citato: il flusso che si contiene nella forma e insieme ne scivola via, perché non si accontenta, secondo l’etimo per cui chi si “contenta” rimane chiuso, ovvero “contenuto”. Contrabbasso e pianoforte già definiscono un orizzonte peculiare, soprattutto se – appunto – non si accontentano dei ruoli che il jazz potrebbe tradizionalmente offrire: un basso di armonia che insieme marca il ritmo, e uno strumento la cui versatilità permette di unire comping e virtuosismo solista.
Un quartetto acustico, formato da chitarra classica, contrabbasso, clarinetto basso e batteria, la cui musica esplora i territori del jazz contemporaneo. Il nome del gruppo, rende omaggio all’omonimo, poetico e surreale film di Jean Vigo del 1934. L’Atalante è una barca-abitazione e che percorre la rete fluviale francese, attorno alla quale si sviluppano le vicende di Jean e Juliette, due giovani sposi. Da questa immagine prendono ispirazione le composizioni di Marchesano, che in bilico tra scrittura e improvvisazione, abbracciano minimalismo, psichedelica, rock e jazz europeo, disegnando paesaggi sonori desolati ed intimi, talvolta attraversati da sferzate di pura energia rock.
Atalante è stato definito come “ Uno dei gruppi più promettenti nel panorama del jazz europeo”
ATALANTE
Louis Sclavis
Mattia Barbieri
Enrico Degani
Federico Marchesano